Come per la storia delle altre sei Scuole Grandi di Venezia, la Scuola Grande della Misericordia già nel Medioevo ebbe un ruolo fondamentale nel tessuto sociale, politico e religioso della Serenissima. Con i lasciti e le donazioni alla confraternita, la Scuola è diventata il luogo dove venivano distribuiti beni e servizi caritatevoli a favore dei cittadini più poveri. Dall’Ottocento in poi la Scuola divenne prima alloggio militare, poi magazzino, e infine Archivio di Stato. Dal 1914 divenne la casa della Società Sportiva di Costantino Reyer, divenne in particolare il tempio del basket veneziano. Il primo piano della scuola divenne “la palestra più bella del mondo” dove la Reyer Venezia giocò le sue partite casalinghe fino al 1977.
La Scuola Grande della Misericordia è stata oggetto di un lungo restauro, iniziato nel 1991 e concluso nel 2015 con ill progetto di recupero firmato dall’architetto Alberto Torsello, grazie al quale la storicità dell’edificio dialoga perfettamente con gli elementi contemporanei e tecnologici in un principio di reciproca rivalutazione e di continuità visiva, restituendo agli affreschi il loro splendore originale e rendendo al medesimo tempo gli spazi funzionali e adattabili a numerosi tipi di eventi. Si veda https://www.misericordiadivenezia.it/it/la-misericordia/il-restauro/Il restauro consente di ospitare oltre 1000 persone in circa 2000 mq disposti su due piani: la sala al pianterreno è divisa in tre navate da colonne binate in stile corinzio, mentre al piano superiore un vastissimo salone – il più grande dopo Palazzo Ducale – è affrescato dalla scuola di Paolo Veronese.