L’ottima guida, Pierluigi Marchetto, ne ha illustrato fin dall’ingresso la storia; ci sono state mostrate alcune piante oramai monumentali, di cui alcune in cura; Altre piante sono state tagliate a causa del ridotto il flusso dell’acqua di falda a causa delle costruzioni realizzate nei dintorni. L’acqua esce a 27°C e la falda è la stessa della zona termale di Abano.
L’orto, nato per la produzione e lo studiio di piante medicamentose, è stato il primo realizzato al mondo, risale al 1545 e è sempre rimasto nello stesso luogo.
La visita ha riguardato, tra le altre cose:
La sezione delle piante velenose, spesso utilizzate ad uso medico;
Il quadrato del gingo, pianta storica, successivamente innestata per avere sia la parte maschile che femminile;
Le piante acquatiche mostrando che alcune di esse hanno le radici in acqua e non a terra ed alcune particolarità legate a come rimangono a galla o si comportano in acqua per evitare di marcire;
La palma nana di Goethe che in natura non supera i 3 metri di altezza, ma qui è alta circa m. 12.
Un breve accenno alle serre ottocentesce, e alle piante arrivate per la prima volta in Italia proprio in questo Orto.
Il passaggio in arboreto nel corso del quale la guida ha fornito notizie sulle piante presenti soffermandosi in particolare sugli “agrifogli” dalle foglie completamente verdi e argentate, per far notare come queste ultime sono molto più piccole a causa minore presenza di clorofilla.
Si è infine passati a visitare il giardino delle Biodiversità con una particolare costruzione per la cui ideazione sono state coinvolte diverse facoltà delle Università di Venezia (Architettura e Chimica) e di Padova con Ingegneria, Biologia, ed altre.
Questa struttura è stata pensata per ricreare i diversi climi della terra, per piovosità e temperatura (bioma) ed essere il più possibile indipendente sotto diversi aspetti, energetico con i pannelli solari, gestione interna della temperatura e dell’umidita con movimentazione automatica di tende, finestre, etc.; l’acqua piovana viene recuperata per utilizzarla all’interno della serra e la stessa è purificata nelle vasche permettendone un ciclo chiuso.L’eventuale ulteriore acqua necessaria è presa da un pozzo.
In definitiva una visita di grande interesse per la quale ringraziamo la nostra guida
Alcuni link interessanti
| storia | architettura | Orto antico | Giardino della biodiversità | nuovo museo |