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Visita Muca e Fincantieri


VISITA AL MUSEO DELLA CANTIERISTICA DI MONFALCONE E A FINCANTIERI

 Il giorno 13 gennaio, il Collegio Ingegneri di Venezia ha aperto le attività del nuovo anno, organizzando una Visita Tecnica al Museo della Cantieristica e ai cantieri navali Fincantieri di Monfalcone.

Il museo della cantieristica, unico nel suo genere in Italia, è stato inaugurato nel 2017. Racconta la storia dei cantieri di Monfalcone, fondati nel 1908, quando ancora quel territorio apparteneva all’Austria, dai fratelli Callisto e Alberto Cosulich, con il nome Cantiere Navale Triestino. Poi, nel 1930, è stata istituita la Società Cantieri Riuniti dell’Adriatico S.p.A., mentre nel 1966 il cantiere è stato inglobato nella società Italcantieri, per confluire infine in Fincantieri nel 1984.

Il cantiere ha sempre continuato la propria attività costruendo navi di grandi dimensioni e di grande prestigio, a cominciare dal piroscafo Trieste del 1909, alle navi militari, per passare poi alle turbonavi Eugenio C. e Oceanic del 1964, transatlantici che coprivano le rotte per New York, la Giuseppe Garibaldi, prima portaerei della Marina Militare italiana, numerosi sommergibili e altro. Attualmente il cantiere è specializzato nella realizzazione delle grandi navi da crociera, della lunghezza di oltre trecento metri, capaci di contenere fino a cinquemila passeggeri oltre all’equipaggio e al personale di servizio. Il museo raccoglie documenti, fotografie, che testimoniano la lunga storia del cantiere, oltre a una importante collezione di modelli di navi. Tra gli oggetti di grande interesse è esposto anche l’arazzo sul Milione di Marco Polo, realizzato da Zoran Music per arredare il salone di prima classe della motonave Augustus, del 1951.

A ridosso del cantiere, per volontà dei fratelli Cosulich, fu realizzato un vero villaggio, denominato Panzano, per ospitare gli operai, e il museo è stato allestito nell’edificio residenza degli operai celibi, realizzato negli anni Venti del Novecento, pesantemente bombardato durante la guerra, e oggetto di un recente accurato restauro, che ne ha restituito il carattere originario.

Dopo la visita al museo, il gruppo, risalito nel pullman, ha effettuato un percorso guidato all’interno del cantiere navale. Si tratta di uno dei siti industriali più importanti del Friuli: qui lavorano fino a diecimila operai. Il sito colpisce per la vastità delle aree, dei fabbricati, le grandi dimensioni delle gru e dei mezzi per il sollevamento. Vengono realizzate le grandi navi da crociera, destinate a solcare i mari di tutto il mondo. Si tratta di un lavoro di grande complessità, per il quale c’è bisogno di tecnologie d’avanguardia, di una perfetta organizzazione e di numerosi contributi esterni.

Il cantiere ha puntato molto sulla prefabbricazione a terra dei diversi componenti, che poi vengono montati con l’ausilio di grandi gru e ascensori. Questo consente l’ottimizzazione del lavoro con conseguente contenimento dei costi. Molte parti delle navi, anche di rilevanti dimensioni, vengono realizzate in altri cantieri della stessa società, alcuni dei quali localizzati all’estero, e poi trasportati qui via mare per l’assemblaggio finale. Il cantiere è suddiviso in diversi settori, per soddisfare le diverse attività necessarie, ed è dotato degli accorgimenti per limitare gli impatti negativi sull’abitato di Panzano, situato a ridosso del cantiere. Su tutti i componenti vengono svolti minuziosi controlli, al fine di garantire la qualità finale del prodotto.

Pur nella sua brevità, la visita ha consentito a molti di noi di scoprire un mondo a molti sconosciuto, rivelando aspetti di grande interesse.

La mattinata si è conclusa piacevolmente con il lunch al vicino circolo velico.

Ecco le immagini della visita:

 

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