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Incontro con CORILA su Venezia


Martedì 7 marzo scorso, nell’ambito delle iniziative promosse dal Gruppo di lavoro (GdL) “MoSE e acqua alta”, partecipato da Ordine e Collegio degli Ingegneri di Venezia, si è svolto l’incontro con il CORILA, Consorzio per il coordinamento delle ricerche inerenti il sistema lagunare di Venezia, avente per oggetto i risultati del Programma di ricerca Venezia 2021 per una laguna “regolata”.

 Per l’interesse e l’importanza degli argomenti trattati, all’incontro hanno partecipato anche le commissioni Ambiente, Cambiamenti climatici e Territorio dell’Ordine.

Il programma di ricerca Venezia 2021, era già stato oggetto di un convegno, organizzato dal CORILA il 12 gennaio scorso all’Auditorium “Danilo Mainardi”, nel Campus di Ca’ Foscari di Mestre.

Il CORILA è un ente pubblico sottoposto al ministero dell’Università e della Ricerca (MIUR), partecipato da Università Ca’ Foscari di Venezia, Università IUAV di Venezia, Università di Padova, Consiglio Nazionale delle Ricerche e Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale, che promuove e coordina le ricerche che hanno per oggetto il sistema lagunare veneziano.

In particolare, compito del CORILA è monitorare gli effetti dei lavori e dell’esercizio delle opere di regolazione delle maree (il MoSE) e aggiornare il Piano Morfologico per la laguna di Venezia.

Il programma di ricerca Venezia 2021 per una laguna “regolata”, è stato finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (MIT); avviato nel novembre 2018, si è concluso nel giugno 2022.

Con la costruzione del MoSE, è iniziato un grande esperimento, mai condotto altrove a questa scala: l’esercizio di una grande laguna “regolata”. Il programma di ricerca Venezia2021 ha appunto il compito di accompagnare la fase finale dei lavori, il collaudo e l’avvio all’esercizio delle opere di regolazione della marea, valutando le ricadute, ambientali, sociali ed economiche in un’ottica di sostenibilità.

Lo scopo del programma di ricerca, e costato 10 milioni di euro, era quello di sviluppare una visione strategica, accurata e condivisa, rispetto alle sfide che attendono il centro storico e la laguna, in un contesto condizionato dagli scenari di cambiamento climatico.  In buona sostanza, acquisire “sul campo” le conoscenze necessarie per gestire le opere di regolazione e di programmare gli interventi di salvaguardia in modo ponderato e responsabile.

All’incontro sono intervenuti il prof. Antonio Marcomini e l’ing. Pierpaolo Campostrini, rispettivamente, Presidente e Direttore Generale del CORILA, i quali hanno illustrato ai convenuti e collegati da remoto, i punti salienti ed i principali risultati ottenuti dal programma di ricerca.

Seguono i curricula dei relatori.

Antonio Marcomini, romano laureto in chimica a Padova, è professore ordinario e pro-rettore vicario dell'Università Cà 'Foscari a Venezia, dove è direttore del dipartimento di scienze ambientali, informatica e statistica. Ha una lunga esperienza di insegnamento e ricerca nelle scienze ambientali (chimica, cambiamenti climatici, inquinamento e rischio ambientale). E’ coordinatore di numerosi progetti di ricerca internazionali e nazionali nel campo della sicurezza ambientale e degli impatti antropici sui sistemi terrestri e acquatici e membro di comitati consultivi di esperti sia nazionali/ministeriali che internazionali.

Pierpaolo Campostrini, veneziano laureato in elettrotecnica a Padova,  in seguito si è specializzato anche in ingegneria nucleare.  E’ rappresentante del Ministero dell’Università e della Ricerca (MIUR), membro di importanti comitati e partecipa come esperto a numerosi progetti di ricerca internazionali e nazionali.

Ed ecco la presentazione

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