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Assemblea 2021, Conferenza del Prof. Guidarelli e Premiazione dei colleghi


Sabato 18 settembre 2021 presso il Centro Pastorale “Cardinale G. Urbani” a Zelarino si è tenuta L’assemblea degli Iscritti al Collegio Ingegneri Venezia con la Relazione del Presidente Sandro Boato e l’approvazione del bilancio consuntivo 2020 e preventivo 2021 preceduta dall’illustrazione dello stesso da parte del Tesoriere Enzo Lazzarin e dalla relazione del Collegio dei Revisori tenuta da Marino Tiberto. L’Assemblea è stata onorata della visita dell’Assessore Massimiliano De Martin in rappresentanza del Sindaco di Venezia che ha tenuto un breve saluto.
Di seguito il link al file del Conto Economico 2019-2020 scaricabile dai soci inserendo mail e password:
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In seguito il Prof. Gianmario Guidarelli, Ricercatore Universitario di storia dell’architettura Dipartimento ICEA UNIPD, ha tenuto una apprezzatissima conferenza dal titolo “La costruzione della Scuola Grande di San Rocco. Pratiche di cantiere e architettura all’antica nel Rinascimento veneziano”.

La presentazione del Prof: Guidarelli

Nella vicenda costruttiva della Scuola grande di San Rocco a Venezia, le numerosi varianti che hanno gradualmente modificato il progetto originario si sono concretizzate in un edificio dall’apparenza disomogenea e disorganica (anche con elementi di discontinuità molto appariscenti, come nella facciata principale) che dimostra le incertezze dei committenti, più che l’imperizia degli architetti. Infatti, la successione di ben quattro architetti tra il 1517 e il 1560 è il segno che all’interno della confraternita si stava svolgendo una lotta tra due partiti: quello che desiderava un edificio semplice e sobrio in linea con le istanze evangeliche della istituzione e quello che aspirava ad una architettura fastosa e magniloquente, segno visibile della ricchezza straordinaria raggiunta dalla Scuola in un brevissimo periodo. La conferenza ripercorrerà le fasi costruttive del cantiere, individuando i diversi apporti degli architetti Pietro Bon (1517-1524), Sante e Tullio Lombardo (1524-1527), Antonio Scarpagnino (1527-1549) e Giangiacomo dè Grigi (1549-1560). In particolare verrà mostrato come su una pratica di cantiere legata alla plurisecolare tradizione costruttiva veneziana si è innestato il tentativo, da parte dei confratelli di San Rocco, di adottare un linguaggio ispirato all’architettura antica, come immagine raffinata dello status sociale raggiunto. La singolare commistione tra un linguaggio che aspira (spesso in modo fallimentare) ad essere aulico e dettagli decorativi “dialettali” (e ancora di ispirazione medievale) caratterizza questo edificio che è uno dei più singolari monumenti del Rinascimento veneziano.

Il collega Francesco Miconi ha quindi tenuto una brevissima ma interessante relazioni illustrativa sull’origine del logo del Collegio e quindi dell’Osella d’oro, prezioso dono tradizionalmente offerto in occasione del cinquantesimo dalla Laurea in Ingegneria.

La presentazione dell’Ing: Miconi

La Premiazione per i 50 anni dalla Laurea si è svolta, non senza qualche emozione e con legittima soddisfazione, con la consegna dell’Osella d’oro dell’Ingegneria Veneziana, realizzata dalla storica azienda Santi di Castello, Venezia, agli Ingegneri Roberto Bisiol, Flavio Cellini e Gilberto Gasparini da parte del Presidente dell’Ordine Ingegneri Venezia Mariano Carraro, agli Ingegneri Adriano Pietrogrande, Ottorino Rigato e Gustavo Rui, da parte del Past President del Collegio Maurizio Pozzato ed infine agli Ingegneri Renzo Stival e Francesco Zigiotto da parte del Vicepresidente dell’Ordine Ingegneri Venezia Mario De Marchis; ampia la partecipazione di familiari dei premiati. Purtroppo gli Ingegneri Adolfo Isabella, Ivan Antonio Ceola, Paolo Negro e Bellino Zarattini non sono potuti essere presenti alla Cerimonia.
A seguire il pranzo sociale ha concluso in bellezza la manifestazione.

Ecco le immagini della giornata.

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